Buon pomeriggio miei cari amici,
è da qualche giorno che non scrivo, vi ho lasciati la settimana scorsa con la storia di Lapo, il mio umore non è più alle stelle, ma pian piano cercherò di raccontarvi come è andata a finire.
Tutto è iniziato una settimana fa, quando ho saputo che Lapo non sarebbe più potuto rimanere con la sua famiglia, un cane di una bellezza disarmante, ma oltre a quello un carattere meraviglioso, buono, dolce, obbediente, tutte le qualità che chiunque cerchi in un cane, me ne sono innamorata perdutamente dal primo istante, e come si fa a non amarlo. Il mio sogno è sempre stato quello di avere la coppia, di dare prima o poi a Nina un fratellone. Sogni nel cassetto ne ho tanti, mio marito ed io abbiamo in progetto di cambiare casa e di far fare una cucciolata a Nina, tenere un cucciolo e così via. Non potrei vivere senza i miei sogni e Lapo era un sogno diventato realtà, già mi vedevo con lui e Nina correre nei prati, sulla neve, al mare ecc..., tempo da dedicargli ne ho, pazienza anche, di amore poi non ne parliamo, mi scoppia il cuore da quanto ne ho, purtroppo tutto questo non basta per far vivere in maniera civile un cane, due cani molto giovani ed esuberanti di taglia grande.
Il mio appartamento è piccolo, pensavo che come potesse vivere bene un cane potessero starcene due, invece appena ho portato Lapo in casa mi sono resa conto che erano due cani in gabbia.
Lunedì pomeriggio abbiamo fatto incontrare Nina e Lapo all'aperto, li abbiamo lasciati liberi su un prato e loro sono andati subito d'accordo, erano stupendi assieme, hanno giocato un paio di ore e quando ho fatto salire Lapo sulla mia macchina pensavo che ormai fosse già il mio cane.
Ho preso Lapo perchè sapevo che potevo fare una prova altrimenti non lo avrei mai preso, dovevo capire se ero in grado di gestirne due, certe scelte vanno fatte con la testa, sapevo che quando avrei detto di sì sarebbe stato per sempre. Lapo lo volevo a tutti i costi, ero riuscita anche a convincere mio marito. Una volta arrivati a casa però mi sono resa conto di tante cose, un giardino per due cani così giovani con tanta voglia di giocare è indispensabile, io ho capito che non sarei mai riuscita ad educarne due nello stesso tempo, ho avuto paura di ritrovarmi due cani ingestibili, di non riuscire a farli stare bene entrambi. Sapevo che un'altra famiglia lo avrebbe adottato con gioia, era già lì pronta che non aspettava altro e sarei stata una grande egoista se non l'avessi lasciato andare.
Ora Lapo è con la sua nuova famiglia che lo ama come merita, io e Nina avremo occasione di incontrarlo al ritrovo per cani ogni settimana e questa è una grande consolazione, non vedo l'ora sia domani per rivederlo. Io ho il cuore a pezzi, non riesco a pensare ad altro, questa storia mi ha lasciato un grande vuoto, ma me ne farò una ragione. Ora c'è Nina che ha bisogno di me, di tutta la mia attenzione e non posso permettermi di essere triste, lei non lo merita.
Quello che vi propongo oggi è qualcosa di gratificante, appagante, qualcosa di dolce e confortante che rimette in sesto senza troppe pretese.
Vi parlerò un'altra volta di questa bellissima tajine, oggi non ne ho voglia. Questa ricetta potete prepararla in una comunissima pentola, verrà altrettanto buona.
E' stata l'occasione per assaggiare le mele cotogne che non avevo mai provato prima.
Ingredienti per 4 persone:
2 mele cotogne
2 mele golden
1 arancia
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
3-4 cucchiai di zucchero di canna
1 noce di burro
Fate sciogliere nel tajine o nella casseruola il burro, aggiungete lo zucchero , le mele e le mele cotogne sbucciate tagliate a spicchi. Fate caramellare lo zucchero, aggiungete la cannella, versate il succo dell'arancia, coprite, abbassate la fiamma e fate cuocere 20 minuti circa finchè la frutta non diventi morbida.
Servite le mele con le mele cotogne ancora calde o tiepide con lo sciroppo all'arancia.
A presto.
Buon pomeriggio
Sabina