Buona sera a tutti,
è già ora di cena e oggi non ho la benchè minima idea di cosa portare in tavola, sono appena tornata a casa, ero a spasso con Nina e mi sono completamente dimenticata che il mio frigo è vuoto. Cosa fate voi in questo caso?? Io propongo di andare a mangiare una pizza.
Oggi, passeggiando con Nina, riflettevo su tutte le scelte di vita che ho fatto dettate dal cuore, al mio ritorno in Italia per stare con mia mamma, alle rinunce in ambito lavorativo per stare con Elsa durante la malattia, a tutte le occasioni perse con il blog anche per Nina. Tengo a precisare che non rimpiango nulla, se tornassi indietro farei altrettanto, ma spesso penso a come sarebbe stata la mia vita se avessi fatto altre scelte.
Per quel che riguarda il blog ho rifiutato tantissimi inviti, oggi ad esempio sarei dovuta essere a Milano, sono stata invitata da Le Creuset all'inaugurazione del primo monomarca in Italia, mi dispiace moltissimo non esserci andata, ma andarci avrebbe significato lasciare tutto il giorno Nina a casa sola. Nina ed io ci siamo separate soltanto quando sono andata a Roma per registrare le puntate di "Quel che passa il convento".
Ammetto che ogni tanto mi piacerebbe partecipare a qualche cocktail importante, alle fiere, alle inaugurazioni, ecc..., ogni tanto un po' di vita mondana non mi guasterebbe. Proprio l'anno scorso la San Carlo mi aveva invitato all'apertura del nuovo ristorante di Cracco, poco dopo Natale una giornalista mi aveva invitata ad una colazione a Milano, molti brand importanti mi invitano alle fiere, rinuncio sempre a malincuore e rinuncio pensando che arriveranno altre occasioni. In realtà non vado anche perchè in certe situazioni mi sento un pesce fuor d'acqua, sono talmente abituata a vivere nel mio piccolo mondo che certe situazioni mi mettono a disagio. Non amo stare tra la folla, preferisco sempre la compagnia di poche persone.
Sono la classica persona che quando esce di casa si infila un paio di jeans, una t-shirt stropicciata e scarpe da ginnastica, non ho più l'abbigliamento adeguato per partecipare a certi eventi. E poi c'è il parucchiere, l'estetista, insomma per quel tipo di vita bisogna sempre essere in tiro e io ci ho rinunciato ormai da tanto tempo. E pensare che quando abitavo a Londra, in qualche occasione importante ho sfoggiato il mio bel vestito da sera lungo, di velluto nero di Laura Ashley, in quel periodo era una stilista molto in voga. Chissà se anche oggi a Londra è di moda indossare l'abito da sera. In quel periodo avevo l'abito adeguato per ogni occasione, dal colloquio di lavoro al tè delle cinque. Penso spesso a come sarebbe ora la mia vita se fossi rimasta a Londra, sicuramente non avrei conosciuto Maurizio e non ci sarebbe Nina. Ho pensato spesso di portare lì mia mamma, perchè avevo un fidanzatoi e un lavoro che mi gratificava, ma alla fine ho scelto di tornare.
A volte faccio certe riflessioni pensando al blog, chissà quali opportunità avrei avuto se mi fossi fatta vedere in giro alle varie inaugurazioni???
La ricetta di oggi è il risultato di una cena con quello che avevo in casa, ovviamente l'ispirazione l'ho avuta dal libro "Croque-monsieur" di Sylvie Girard-Lagorce, edito da Guido Tommasi.
Ho abbinato un tè nero leggermente affumicato che si sposa benissimo con piatti salati.
Ingredienti per 4 persone:
8 fette di pane bianco
1 spicchio d'aglio
20 olive nere denocciolate
un mazzetto di basilico oppure timo fresco
200 g di parmigiano in scaglie
15 pomodorini secchi sott'olio
una spolverata di peperoncino piccante in polvere
olio extra vergine d'oliva
Tritate grossolanamente i pomodori secchi con le olive, l'aglio e il basilico, mescolate bene e aggiungete infine il peperoncino.
Ungete le fette di pane con un filo d'olio d'oliva, giratele e spalmate il pesto. Distribuite sul lato farcito le scaglie di parmigiano, coprite con il resto del pane e fate dorare sotto il grill del forno da entrambe i lati.
Buona serata a tutti!!!
Sabina
Ricetta perfetta per me. Le tue riflessioni sono giustissime ma hai un sacco di tempo per fare altro, un abbraccio, Daniela
RispondiEliminaRicetta perfetta per me. Le tue riflessioni sono giustissime ma hai un sacco di tempo per fare altro, un abbraccio, Daniela
RispondiEliminaLa vita effettivamente a volte ci mette davanti a delle scelte, ma l'importante secondo me è quando si fa una scelta poi non avere rimpianti e penso che appena guardi Nina negli occhi non ti viene nessun dubbio sulle scelte che hai fatto!!!
RispondiElimina...Beh anch'io a volte mi trovo davanti al frigo e sento persino l'eco...ma la tua idea è stata davvero mooooolto golosa ed a casa mia sarebbe stata mooooooolto gradita.
Un abbraccio e buon week end
Ogni scelta che facciamo è dettata da qualcosa che ci viene da dentro...sicuramente pensando a tua mamma , a Elsa e ora a Nina sentirai di aver fatto la cosa giusta.E poi a volte se puoi lasciare Nina con tuo marito, qualche uscita la farai .Un bacio dolce tesoro, io ti voglio bene perché sei un animo davvero nobile♥♥♥♥♥♥♥Francy
RispondiEliminaCiao Sabina,
RispondiEliminami ritrovo molto spesso anche io a chiedermi dove sarebbe andata la mia vita se non avessi fatto determinate scelte.
Probabilmente sarei in un altro luogo, sarei una persona diversa, con interessi forse leggermente differenti e farei tutt'altro. Però poi dall'altra mi guardo allo specchio e sono contento di vedermi come sono, in questo momento e in questo luogo, sono contento di essere stato dove sono andato e anche io non rimpiango i cambiamenti e le avventure che ho affrontato finora.
Penso a come tutte le nostre scelte nella vita creano una rete di altri bivi dove prendiamo altre scelte che ci porteranno ad altri nuovi capitoli della nostra grande storia. Se avessimo fatto scelte diverse probabilmente tu non avresti scritto questo post e io non sarei qua a commentare. Non avremmo mai potuto parlare insieme delle nostre esperienze a Londra. Ci sono persone che hanno il coraggio di fare delle scelte, altre che non lo fanno.
Io sono contento che noi abbiamo potuto fare le nostre.
E tante occasioni che ci si propongono delle volte ci sfuggono di mano perché abbiamo altre priorità, è vero. Però se ci si propongono un buon motivo ci sarà. E se si ripropongono arriverà anche il momento in cui riusciremo a coglierle al volo, anche solo per un istante. Tuttavia si può sempre andare avanti a testa alta lungo il proprio percorso pensando che quello che stiamo facendo, la nostra vita, ci piace così com'è e possiamo esserne orgogliosi.
Stef :)
Non rimpiangere mai nulla di ciò che hai fatto per amore perché, qualunque sia stata la tua scelta, va al di là di ciò che è giusto sbagliato: seguendo il cuore non sbaglierai mai! E comunque sono tenacemente convinta che una vita semplice tra i propri affetti sia sempre la strada corretta per la felicità :)
RispondiEliminaIl croque che hai realizzato è fantastico, non sai quanto adori queste meravigliose botte di carboidrati, tenendo anche presente che ti possono risolvere allegramente una cena (tranquilla...non ti dico i miei momenti di panico alle otto la sera quando mi rendo conto di quello che non c'è in dispensa), poi ho visto anche lo stesso thè che bevo io.... meglio di così! Una cena da re e assolutamente perfetta!
Un bacio a te e a quella splendida bionda con la coda!
cara Sabina, innanzitutto ricetta e foto stupende! Come ti capisco, la tua vita ha molto in comune con la tua io, per mia scelta, ho accudito i miei genitori per 17 anni erano malati (ho iniziato a 16 anni e finito a 33) e ora con Magali non sai a quanti viaggi rinuncio, vado solo se la posso portare con me, però come tu sai i pelosotti ci danno tantissimo affetto! Un abbraccio e buon fine settimana Helga e Magali
RispondiEliminaanche io rinuncio a tanti inviti ma non me ne pento, come te preferisco gli ambienti intimi alle grandi feste ed inaugurazioni;ogni tanto cedo e vado e anche mi diverto ma devono essere poche e vado solo se ho accanto a me qualcuno che possa condividere la mia esperienza, da sola non mi piace , mi mette a disagio.....Gustosissimo il tuo croque,anche se sono a dieta un morso lo darei volentieri, buon we , un bacione
RispondiEliminaPensare a ciò che poteva essere, poteva succedere o a chi potevamo diventare, è un pensiero che a volte ho avuto anche io, diverse le occasioni rispetto le tue, ma con pensieri simili. Credo sia normale pensarci, potrebbero suscitare rimpianti ma se poi tornando al presente si pensa che, in fondo, ciò che si ha è ciò che si vuole, il passato e il futuro restano fuori. Credo che bisogna vivere, sempre, il presente Sabi, ancorati all'oggi si può decidere in tutta tranquillità cosa fare domani e guardare indietro, solo nei momenti nostalgici (che ci saranno sempre) senza troppo rammarico.
RispondiEliminaMi hi incuriosito con questa svolta serale, anche io ho il frigo vuoto ma non sarò capace di organizzare una cena simile, tu come hai fatto?