Buongiorno amici,
la pioggia di oggi proprio non me l'aspettavo, ieri è stata una bellissima giornata calda di primavera che non faceva presagire minimamente all'arrivo del brutto tempo. Questo fine settimana sarò fuori porta, siamo stati invitati ad un matrimonio, è stata invitata anche Nina, sarà all'aperto e quindi spero vivamente che il tempo non giochi brutti scherzi. Ma del matrimonio vi racconterò lunedì, oggi voglio toccare un argomento a me molto caro. Molti non comprenderanno in pieno il perchè io voglia spesso parlare liberamente di certi argomenti, posso soltanto dire che il parlare, il raccontare, il buttar fuori mi ha salvato la vita e ora è la mia filosofia, questo mio desiderio di condivisione è soprattutto un parlare a me stessa.
Avevo una gran voglia di scrivere il post di oggi, era da un po' che mi ballenava nella mente.
Qualche settimana fa sono stata contattata dal sito Mammabanana, avrete già capito che si tratta di un progetto che riguarda il mondo delle mamme. Mi è stato semplicemente chiesto di partecipare con qualche ricetta, ad essere sincera ci ho pensato un po', mi sono detta più volte che io con quel sito c'entro ben poco, ma poi ho preso la palla al balzo, in fin dei conti io mamma lo sono e mamma mi ci sento, sentivo il desiderio di raccontarmi come mamma. La mia Greta avrebbe cinque anni e non c'è giorno in cui io non pensi a lei. La rivedo in molte bambine che incontro per strada, la immagino, la sento, le parlo. Seppur così piccola, Greta era la fotocopia di suo papà e quindi io porto nel mio cuore l'immagine di una bambina dagli occhi dolcissimi con i capelli lunghi, lisci e neri. Mi domando spesso che mamma sarei stata, sicuramente una mamma molto presente che avrebbe colmato d'amore i propri figli. Mi vedo con lei in cucina mentre prepariamo un dolce, mi vedo con lei a raccogliere fiori in un prato, la immagino mentre gioca con Nina e la immaginavo con Elsa. Avrei insegnato alla mia bambina ad amare gli animali e la natura e soprattutto ad averne rispetto. Quando penso se effettivamente mi manca un figlio penso solo che mi manca Greta, penso soltanto che la vorrei qui accanto a me, che avrei voluto vederla crescere, diventare donna. Quei sette mesi di gravidanza sono stati il periodo più bello della mia vita, tengo legato a me quel ricordo stretto stretto, a volte sento il desiderio di gridarlo al mondo intero, quando racconto di Greta, seppur con gli occhi lucidi e il magone in gola, mi sento felice, proprio come una mamma che racconta dei propri figli. La vita mi ha tolto mia figlia, un giorno forse saprò il perchè, chissà....., ma mi ha donato l'amore profondo per gli animali e io ho sfogato tutto il mio istinto materno prima con Elsa e ora con Nina, le considero mie figlie a tutti gli effetti, anche se non sono sangue del mio sangue.
Ho voluto scrivere questo post per tutte le volte che ho detto e dovrò dire che io figli non ne ho.
Ringrazio Mammabanana per aver suscitato in me la voglia di raccontare la mia storia di mamma.
Ora pensando a bambini e adulti golosi vi lascio questa fantastica ricetta.
Ho preso ispirazione per questa ricetta da Kitchen Stories Green, io l'ho leggermente modificata, ho sostituito la quinoa soffiata con l'amaranto soffiato. Vi consiglio di conservare queste barrette nel freezer, non congelano e potete consumarle subito, ma allo stesso tempo si conservano più a lungo.
Ingredienti:
2 cucchiai di olio di cocco
10 datteri freschi
250 g (1 tazza) di burro di nocciole
1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
1/2 tazza di semi di zucca
80 g (1 tazza) di amaranto soffiato
1 manciata di mandorle
1 presa di sale
100 g di cioccolato fondente al 70%
1/3 di tazza di cocco in fiocchi
In un piattino schiacciate bene con una forchetta i datteri privati del nocciolo.
In una scodella capiente mescolate i datteri schiacciati con il burro di nocciole, lo zenzero grattugiato, i semi di zucca, le mandorle tagliate grossolanamente con un coltello, l'amaranto soffiato e il sale.
Mescolate bene il tutto e versatelo in una pirofila 20x20 cm foderata con carta forno, livellate bene e pressate con il palmo delle mani, fate raffreddare in frigo.
Nel frattempo fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria, quando è tiepido versatelo sul composto di amaranto e distribuitelo bene con una spatola in modo da formare uno strato uniforme.
Fate raffreddare il tutto in freezer per 30 minuti circa.
Tagliate con un coltello e formate delle barrette della stessa grandezza.
Le barrette al cioccolato si conservano in frigo per 2 o 3 giorni oppure in freezer.
Buon week end e buon Primo Maggio a tutti!!!
Sabina